Dr. Massimo Agelao

Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Roma

CHI SONO
Il dottor Massimo Agelao nato a Roma il 04/10/1968.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l′Università degli Studi di Roma La Sapienza, ha conseguito la qualifica accademica di Specialista in Ortopedia e Traumatologia presso l′Università degli Studi dell′Aquila e successivamente un Master in Chirurgia Artroscopica dell′anca presso l′Università di Barcellona, dipartimento di Anatomia ed Embriologia Umana, e uno in Chirurgia Artroscopica del ginocchio presso lo stesso ateneo spagnolo.
Iscritto all′Albo dell′Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma e svolge la sua attività medico-chirurgica presso UOC di Ortopedia e Traumatologia dell′Ospedale Sandro Pertini di Roma e presso la Casa Di Cura Quisisana di Roma. Ha effettuato numerosi interventi di chirurgia protesica dell′anca e del ginocchio, chirurgia della mano e del piede e di traumatologia anche d′urgenza, acquisendo anche una buona esperienza nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale.
Svolge la sua attività medico chirurgica in Roma da circa 20 anni.
SERVIZI
Artroscopia
L'artroscopia è una metodica chirurgica che permette di visualizzare l'interno di una articolazione mediante uno strumento ottico, della grandezza di una matita, chiamato artroscopio. Se all'inizio era indicata soprattutto nei casi particolarmente difficili relativamente alla diagnosi, è ormai sicuro che l'artroscopia è utile per risolvere una grandissima varietà di problemi articolari.
Con solo due piccole incisioni è possibile accedere alle varie zone laddove si è creato il danno con notevole risparmio di tempo e accorciando notevolmente il tempo che il paziente dovrà passare ricoverato.
I principali vantaggi della tecnica artroscopica sono: velocità di esecuzione, diminuzione del sanguinamento intra e post-operatorio, diminuzione delle aderenze postoperatorie, migliore visione della zona da trattare, diminuzione del dolore post-operatorio, miglior recupero articolare, ricovero e dimissione in giornata o al massimo 2 gg di degenza.
Pur essendo una metodica applicabile a tutte le articolazioni, sono il ginocchio e la spalla le sedi nelle quali l'artroscopia possiede le più importanti applicazioni diagnostiche e chirurgiche.
Le patologie del ginocchio che piu' frequentemente possono essere trattate con intervento artroscopico sono le lesioni meniscali, la rottura del legamento crociato anteriore, la rimozione di corpi liberi, le lesioni della cartilagine articolare e le sinoviti.
Le patologie della spalla che piu' frequentemente possono essere trattate con intervento chirurgico artroscopico sono le lesioni della cuffia dei rotatori, l'impingement subacromiale, alcune instabilita' capsulo-legamentose, la rimozione di corpi mobili.
Traumatologia
La traumatologia è la branca della medicina che si interessa delle lesioni da traumi: eventi violenti in la cui forza vulnerante danneggia i tessuti perché ne supera il limite di resistenza. Nei casi più gravi ai danni locali si associa il coinvolgimento delle condizioni generali, per cui si parla di malattia traumatica.
La parte di essa che concerne l′apparato locomotore è di competenza strettamente ortopedica
Compito del chirurgo ortopedico è pertanto quello di seguire e facilitare i processi di guarigione, non di imporli, in quanto non corrette procedure terapeutiche possono ritardare se non impedire una completa ′restitutio ad integrum′.
Per frattura si intende una interruzione dell′integrità strutturale dell′osso che può essere di origine traumatica o spontanea (patologica). Nel caso di un trauma, l′osso si frattura quando il trauma ha entità tale da superare i limiti di resistenza dell′osso stesso.
Il trauma può interessare l′osso direttamente o indirettamente. Nel primo caso l′osso si frattura nel punto in cui viene applicata la forza. In caso di trauma indiretto la frattura si manifesta ad una certa distanza dal punto di applicazione della forza.
In entrambi i casi le forze applicate possono essere di torsione, di flessione, di compressione o di strappo. Se l′osso è minato da un processo patologico (sistemico o locale), tali forze possono creare una frattura pur essendo irrisorie o di modesta entità, si parla in questi casi di fratture patologiche (tipiche degli anziani per osteoporosi).
Esistono anche le fratture cosiddette ′da stress o da sovraccarico funzionale′, determinate dalla ripetizione di continue sollecitazioni sull′osso (tipico esempio è la frattura dei marciatori e degli sportivi che interessa le ossa metatarsali).
Le fratture possono essere, inoltre, causate da una brusca e violenta contrazione muscolare (fratture da avulsione) che determina un distacco osseo in corrispondenza dell′inserzione tendinea del muscolo stesso. Questa tipologia di frattura è molto frequente nei giovani atleti nei quali la massa ossea non è ancora ben consolidata.
Il trattamento è vario e dipende dal tipo di frattura e la sede. É previsto un trattamento incruento con immobilizzazione gessata e/o tutore per le fratture composte oppure intervento chirurgico di osteosintesi. Le frattue scomposte sono trattate chirurgicamente con intervento di sintesi con placca e viti oppure chiodi endomidollari
É fondamentale, al fine di intraprendere il trattamento più giusto, un attento esame obiettivo e valutazione radiografica o RMN da parte di personale medico specialistico.
Chirurgia della mano
La mano è un organo complesso per anatomia e funzione che frequentemente risulta colpita da patologie degenerative e traumatologiche spesso di interesse chirurgico. La chirurgia moderna grazie all′innovazione tecnologica permette procedure chirurgiche sempre meno aggressive al fine di accelerare la guarigione .
Varie sono le affezioni della mano trattabili chirurgicamente, le piu′ frequenti sono il dito a scatto, la tendinopatia di De Quervain, le cisti tendinee ed artrogene, la Malattia di Dupuytren e la Sindrome del tunnel carpale. Tali interventi sono eseguibili tutti in Day Hospital. Anche la maggior parte delle fratture delle ossa della mano e del polso possono essere trattate chirurgicamente con ricovero di uno o due giorni.
Chirurgia protesica
Con il termine di artrosi si intende un′artropatia cronica, a carattere evolutivo, consistente inizialmente in alterazioni regressive della cartilagine articolare e secondariamente in modificazioni delle altre strutture che compongono l′articolazione (tessuto osseo, sinovia, capsula).
Clinicamente l′artrosi si manifesta con dolore, limitazione funzionale, atteggiamenti viziosi: tutti e tre i sintomi compaiono di norma qualche tempo dopo le iniziali alterazioni anatomopatologiche della cartilagine.
L′artrosi si instaura in una articolazione quando in essa si verifica, per fattori generali o locali, uno squilibrio tra resistenza della cartilagine e sollecitazioni funzionali. Nelle fasi iniziali si osservano solo piccole zone di erosione cartilaginea, ipertrofia ed ispessimento dei villi sinoviali e una modesta osteofitosi; nelle fasi molto avanzate dominano il quadro le osteosclerosi, le cavità geodiche, la grossolana osteofitosi fino alla completa deformazione dei capi articolari (artrosi deformante).

La sintomatologia è esclusivamente locale ed è rappresentata in primo luogo dal dolore all′inizio del movimento ( ad esempio al mattino ) che si attenua durante l′attività funzionale e si riacutizza dopo affaticamento (ad esempio alla sera); nelle fasi più avanzate si fa ininterrotto, disturbando anche il riposo notturno.
Altro sintomo importante è la limitazione funzionale, relativamente precoce, che non interessa tutti i piani del movimento articolare; con il passare del tempo può giungere fino alla abolizione completa della fisiologica articolarita′.
La diagnosi è prettamente clinica e radiografica, anche se talvolta è opportuno studiare l′articolazione anche con Risonanza Magnetica che, a differenza della radiografia standard, permette di visualizzare l′articolazione ′in toto′ e non solamente l′osso.
La malattia artrosica può colpire qualsiasi distretto del corpo, tuttavia le principali localizzazioni, suscettibili soprattutto di trattamento chirurgico, sono l′anca (coxartrosi) ed il ginocchio (gonartrosi).
Terapia infiltrativa
Le malattia artrosica è una patologia frequente che può provocare limitazioni motorie tali da determinare inabilità lavorativa. Ogni qualvolta si parli di malattia artrosica si comprende anche e soprattutto la degenerazione cartilaginea detta condropatia.
La cartilagine è un tessuto connettivo che riveste le superfici articolari, molto complesso, in grado di resistere alle sollecitazioni meccaniche assorbendo i traumi, permettendo, nel contempo, lo scorrimento delle superfici articolari. Se non intervengono lesioni di rilievo (sovraccarico e/o degenerazione accelerata) può durare per tutta la vita. Infatti, nel soggetto sano, vi è un costante equilibrio tra sintesi e degradazione dei componenti cartilaginei e quando questo equilibrio viene alterato (malattia degenerativa artrosica) si ha la lesione condrale.
Nella struttura della cartilagine ha un ruolo importante e fondamentale una molecola naturale nota come acido ialuronico, che funge da aggregante delle varie strutture; inoltre è responsabile delle proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale, contribuendo ai meccanismi di lubrificazione nelle condizioni di carico e proteggendo, parzialmente, il tessuto dalla penetrazione di cellule infiammatorie. Appare chiaro che il mantenimento di una struttura normale dell′acido ialuronico, come anche una sua adeguata concentrazione, sia condizione indispensabile per la salvaguardia della cartilagine articolare e per prevenire la degenerazione. Attualmente la comune terapia non chirurgica per l′artrosi prevede la riabilitazione muscolare e le attività fisiche in scarico (come la cyclette e la piscina), la perdita di peso, l′uso di farmaci antinfiammatori e condroprotettori, l′utilizzo di terapie fisiche. Da qualche anno a questa parte un ruolo sempre più importante lo sta assumendo il trattamento infiltrativo intrarticolare di viscosupplementazione con acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare.
Numerosi sono gli studi clinici a tale riguardo che hanno dimostrato come sia possibile, con l′utilizzo di tale metodica, ′restaurare′ le proprietà fisiologiche del liquido sinoviale nella malattia artrosica.
Lo scopo dell′uso intrarticolare dell′acido ialuronico è, quindi, quello di ottenere un ripristino delle condizioni viscoelastiche normali del liquido sinoviale, di stimolare i processi riparativi e di diminuire il processo infiammatorio (viscoinduzione) cui segue una significativa riduzione della sintomatologia dolorosa ed un miglioramento significativo della qualità della vita del paziente.
Per gli stadi iniziali di artrosi è utilizzato acido ialuronico a basso peso molecolare che maggiormente penetra nei tessuti bloccando il processo degenerativo artrosico. Nelle forme artrosiche particolarmente importanti, soprattutto in quei pazienti che rifiutano l′intervento chirurgico di protesi, si utilizza l′acido ialuronico ad alto peso molecolare che si concentra maggiormente nell′ambiente articolare senza penetrazione profonda. Per ottenere risultati migliori è preferibile iniziare presto la terapia con acido ialuronico quando il processo artrosico è meno avanzato, in quanto è più alta la probabilità di un recupero del danno strutturale. Possono essere trattate con tale metodica la maggior parte delle grosse articolazioni, anche se i più importanti risultati si sono avuti nel trattamento della artrosi di ginocchio, della spalla dolorosa e dell′anca.
Attualmente è possibile trattare con l′acido ialuronico anche le tendinopatie croniche attraverso piccole infiltrazioni eseguite a livello delle parti tendinee dolenti.
MISSION
La mission con la quale opera da sempre il dottor Massimo Agelao è quella di offrire un servizio di eccellenza al territorio, grazie ad un aggiornamento professionale continuo, all′attenzione alle esigenze dei pazienti, al monitoraggio della qualità delle proprie prestazioni per migliorare la qualità della vita.
I pazienti che si rivolgono al dottor Agelao sono affetti da patologie degenerative articolari, patologie muscolo tendinee, lesioni capsulo legamentose e fratture scheletriche. Il trattamento di tali patologie in continua evoluzione sia dal punto di vista dell′inquadramento diagnostico che del successivo trattamento chirurgico o di tipo conservativo. Nell′ultimo decennio si è assistito ad un continuo perfezionamento delle tecniche chirurgiche di tipo mini invasivo (MIS) con chirurgia a risparmio dei tessuti (tissue sparing surgery) con una riduzione dell′ospedalizzazione, delle complicanze postoperatorie e dei tempi di recupero. I materiali per la chirurgia protesica, artroscopica e traumatologica e le relative tecniche chirurgiche sono in continua evoluzione. Il dottor Agelao è al passo con i tempi.
ATTIVITÁ CHIRURGICA
Dirigente Medico presso UOC Ortopedia e Traumatologia Ospedale Sandro Pertini - Roma
Convenzionato con le maggiori compagnie assicurative, svolge attività chirurgica privata presso:
• Casa di Cura ′Quisisana′ Via Gian Giacomo Porro 5 - Roma
• Reparto solventi Ospedale ′Sandro Pertini′ Via dei Monti Tiburtini snc - Roma

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